Aimé Leon Dore: Eleganza e anni 90 per il brand post-streetwear di Teddy Santis

Aimé Leon Dore può essere il primo vero brand post-streetwear, un marchio che miscela eleganza e streetwear in un viaggio verso il futuro della moda.

Ogni moda, espressione artistica, periodo storico deve fare i conti con un “post”, un momento successivo al suo essere tale. Ma non sempre ciò che arriva dopo è apprezzato, soprattutto da chi quel movimento lo ha cavalcato. Questione di modifiche, di taglio con il passato, di una pagina voltata dove però l’imprinting del predecessore appare ancora evidente nella filosofia di base. Prima o dopo anche lo streetwear (e la rivoluzione che porta con sè) dovrà fare i conti con chi verrà poi, ovvero con chi, dopo aver appreso a piene mani dalle sue lezioni, ne stravolgerà prospettive e ideali. Anzi, forse questo “post” esiste già ed ha un nome ben preciso: Aimé Leon Dore.

Un brand giovane

Spiegare cosa sia e quanto valga il brand Aimé Leon Dore è impresa ardua. Da una parte perché pare che il mondo della moda tricolore non lo abbia ancora intercettato definitivamente con i propri radar, dall’altra perché si tratta di un marchio ancora relativamente giovane. Anno di fondazione: 2014. Cinque anni fa, e se retrocediamo di un lustro la nostra lancetta del tempo vediamo che la moda streetwear aveva già solide basi di lavoro. Aimé Leon Dore però, nella figura del suo fondatore Teddy Santis, stava già pensando a qualcosa di diverso, di oltre.

La nuova vita di Teddy Santis

Teddy Santis non è un guru arrivato da chissà quale scuola di pensiero fashion. Tutt’altro. Figlio di due gestori di una tavola calda, sull’89esima strada di New York, non ha fatto altro che lavorare nell’azienda di famiglia. Fino al giorno in cui le grandi multinazionali della comunicazione, impegnate nella costruzione della Second Avenue Subway Line, iniziarono a ventilare l’ipotesi di abbattere la struttura dei genitori. In quel momento Teddy iniziò a pensare che fosse necessario creare una via di fuga, ripensare una nuova vita.

New York I love You

New York, con la sua natura proteiforme, fu la base su cui appoggiare tutte le sue idee. La moda la passione da inseguire, da completo autodidatta. Il tutto cercando di miscelare le tendenze lanciate del rap newyorchese degli anni 90 con gli oggetti della sua infanzia: palloni da basket, musicassette, walkman, vernici per opere street. Uno sguardo al passato per un ritorno al futuro. D’altro canto, come da lui dichiarato, New York è la patria dello streetwear, della miscela stilistica (Supreme, da questo punto di vista, insegna). Nel 2014 la fondazione del suo marchio, coadiuvato inizialmente da alcuni amici esperti di marketing. Da subito si nota qualcosa di diverso, nell’attitudine e nelle linee. Si alternano chiari riferimenti al passato con tagli degli abiti futuristici.

Un viaggio oltre lo streetwear

Perché è questo che rende “post” la produzione di Aimé Leon Dore: un malcelato intento di ricorrere al passato per provare a proporre qualcosa di nuovo, che vada aldilà del concetto di streetwear attuale. E New York con il suo essere aperto per definizione ad ogni cultura è stato l’humus culturale che ha permesso a Santis di non apparire come un pazzo. Aimé Leon Dore prova a fare quello che i grandi marchi pre-streetwear non sono stati in grado di mettere in atto. Provate a pensare a Ralph Lauren, Timberland e Tommy Hilfiger e la fatica incredibile che hanno fatto per stare al passo con i tempi, finendo per perdere la loro caratteristica distintiva in favore di una rincorsa, a volte quasi pacchiana, verso il mood streetwear. La propria natura non la si cambia, men che meno per inseguire le mode.

Eleganza e streetwear

Teddy Saints invece è partito da un altro concetto: prendere New York, la sua New York e proiettarla negli abiti e nelle t-shirts. Con un obiettivo: fondere la cultura rap con l’eleganza, schiacciando l’occhio anche alle tendenze hipster. Quando parti con una dichiarazione d’intenti, e la insegui strenuamente, difficilmente ti si può accusare di perdere la bussola, magari l’apprezzamento della massa latita, ma il tuo segno distintivo rimane intatto. Per questo motivo Aimé Leon Dore è destinato a restare nella storia come il precursore del post-streetwear, il primo in grado di riportare l’eleganza al centro, fondendola con gli insegnamenti dello streetwear. Come fare un passo indietro per poi balzare improvvisamente davanti a tutti.

Il negozio cult a New York

Ora Teddy Saints gira solitamente in discreto stato di agitazione nel suo negozio di Mulberry Street, New York ovviamente. Dall’esterno pare di poter entrare in un bistrot elegante e caldo allo stesso tempo, con credenze bianche e bellissimi tappeti orientali. Succede che qualche ragazzino gli chieda un autografo o che alcune vecchie conoscenze del quartiere Queens (dove è cresciuto) si fermino per salutarlo calorosamente. Spesso indossano camice o t-shirts firmate Aimé. Un caffè, stando alle recensioni, lo offre pure con piacere. Infatti alla porta accanto compare il cafè di proprietà del brand: ci si può entrare autonomamente dalla strada oppure accedervi direttamente dal negozio. Il post-streetwear probabilmente necessita di recuperare anche le vecchie buone abitudini.

Lo stile di Aimé Leon Dore

Dopo aver cercato di definire lo stile e la filosofia che muove il brand Aimé Leon Dore è buona cosa cercare di proporre degli esempi indicativi sulla nuova strada che sta per segnare questo marchio. Con una doverosa premessa: se volete sapere dove acquistare abbigliamento di Aimé Leon Dore in Italia dovete sapere che nel nostro paese è distribuito da BSTN e SSENSE. E da qualche altro canale poco conosciuto (e talvolta non convenzionale). Dove comprare Aimé Leon Dore, quindi? BSTN e SSENSE sembrano, al momento, le migliori opzioni. Minimi i costi di shipping, ottimi i prezzi e la disponibilità di nuove collezioni. Fall Winter 2019 compresa.

Felpe Hoodie e Jersey

Come primo esempio prendiamo in considerazione uno degli elementi di abbigliamento che più hanno identificato la moda streetwear: le felpe. Aimé Leon Dore propone sia felpe Hoodie, dotate di cappuccio, che felpe Jersey, che invece ne sono prive. Da evidenziare vi è l’assoluta linearità dei capi, con colori per nulla eccessivi (in tinta unita) e un richiamo al marchio per nulla invadente. Estremamente raffinate. Le trovate QUI (jersey) e QUI (Hoodie).

Aimé Leon Dore: Eleganza e anni 90 per il brand post-streetwear di Teddy Santis
Felpa Hoodie elegante e minimal di Aimé Leon Dore
Aimé Leon Dore: Eleganza e anni 90 per il brand post-streetwear di Teddy Santis
Felpa senza cappuccio di Aimé Leon Dore

Sneakers e Calzature

Le HOBBS, frutto della collab. tra Aimé Leon Dore e Suicoke. Probabilmente sono il pezzo forte della collezione FW 19 di Aimé Leon Dore. La loro forma apparentemente inusuale invece si rivela un mix incredibile tra sportivo ed elegante. I colori sono volutamente freddi (tralasciando la versione completamente nera) e richiamano gelide serate scandinave. L’ergonomia sorprende, a metà tra un boot classico e uno scarponcino da sci. Interessante anche la stringatura che circonda il collo del piede.

Tra le calzature interessante ma praticamente introvabile anche la sneaker prodotta in collaborazione con New Balance, caratterizzata da interessanti inserzioni colorate nella tomaia.

Cardigans

Altro prodotto di estrema raffinatezza sportiva sono i cardigans proposti da Aimé Leon Dore. Anche qui si può intuire la scelta stilistica che abbandona le esagerazioni dello streetwear classico (certe provocazioni di Palm Angels), sia nelle colorazioni che nell’esposizione del marchio. Al contrario, sul colore black troviamo solo una doppia banda gialla posizionata sul braccio destro. Nulla di invadente. Il brand è segnalato da una bellissima spilla che riproduce una “A” dotata di doppie ali. Questo modello, venduto su BSTN, sta decisamente lasciando il segno.

Aimé Leon Dore: Eleganza e anni 90 per il brand post-streetwear di Teddy Santis
Cardigan Aimé Leon Dore acquistabile su BSTN

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.