fask, Animali Notturni

FASK: uno dei gruppi rock più promettenti dello scenario italiano sta per lanciare il nuovo album Animali Notturni

Anno di nascita 2010. Primo album Cavalli. Era il 2011 quando la band dei 4 ragazzi di Perugia, cresciuti a suon di accordi, urla il suo primo lavoro musicale, un mix di rock, punk e pop. Già si sente odore di incenso… uno dei più validi e giovani gruppi rock italiani nasce nel piccolo polmone del centro Italia.

Sono trascorsi 8 anni e 4 album. Il prossimo 10 maggio è atteso il quinto – “Animali Notturni” – con una tracklist di 11 canzoni. Due di queste, “Non potrei mai” e “Radio Radio”, già le conosciamo. Le altre, le scopriremo durante il tour in partenza da Milano il 24 maggio, un tour che farà tappa finale il 5 settembre, a Empoli. Tante le occasioni per ascoltare live anche nei locali delle cittadine italiane, il quinto lavoro artistico del gruppo perugino, uno dei più discussi giovani gruppi rock italiani, interpreti del genere indie ma con un sound piuttosto ibrido per spaziare dal punk all’alt rock e hardcore.

Fast Animals and Slow Kids sono uno dei più amati gruppi rock italiani, fin dagli esordi più irriverenti, seguitissimi da quell’elite di estimatori del piglio musicale alternativo, intransigente e radicale, addolcito semmai da melodie malinconiche e suggestioni emo-core. I FASK, come siamo abituati a conoscerli sotto acronimo, tornano con questo nuovo album prodotto dalla Warner Music. Un album che spiazza un po’ per il diverso “mood”, più adulto potremmo dire, rispetto ai precedenti lavori quelli ai tempi della collaborazione con l’indipendente Woodworm.

Parliamo di album come “Hybris” (2013)e “Alaska” (2014 – il più venduto in Italia su iTunes) e “Forse non è la felicità” (2017). Sono anni in cui sedimentano le origini ispirazionali o forse si tratta di genetica -core che deve il suo DNA a band storiche come i Titus Andronicus, gruppo indie rock/punk statunitense, e I Velvet Underground, pietre miliari del rock alternativo, del Folk punk e del Punk rock. Questi ultimi, in particolare, nascono negli anni ‘70 e sono uno dei gruppi rock più influenti nella storia della musica, creatori di altri generi futuri, dal rock alternativo alla new wave, punk rock, noise e post rock.

Il nuovo album dei FASK, gruppo rock italiano

“Animali Notturni” lascia un po’ perplessi i più nostalgici delle melodie graffianti e delle note irriverenti dei primi FASK. In “Alaska” c’è cupezza e sentimenti brumosi. In “Forse non è la felicità” si canta con audacia e vigore dando voce e corpo a quelle che ricordano  le proteste sociali anni ‘70. Ok, forse parlare di punk-rock è un po’ azzardato, perché a parte le influenze musicali qui manca la matrice punk con il tono prorompente della rivincita sociale. La band del quartetto umbro in fondo vive in un contesto diverso da quello animato dalla verve giovanile politica e sociale di quell’epoca.

Siamo in un oggi dissidente ma stanco, quasi disilluso seppure in cerca d’amore e di emozioni, anche forti e contrastanti, come unica consolazione. Quello che segna l’estetica musicale dei Fast Animals and Slow Kids è l’ibridazione di diversi stili: alt-rock con sfumature emo-core, un fenomeno musicale particolare del genere hardcore punk. Questo è l’elemento che conserva e matura il nuovo album che, a differenza degli altri, sembra un po’ meno buio e alternativo, più solare, sicuramente meno pessimista dei precedenti.

Le 11 canzoni parlano di emozioni e sentimenti instabili, precari, urlati dalla voce sempre graffiante di Aimone, accompagnata da Alessandro alla chitarra, da Alessio alla batteria e da Jacopo al basso. Al loro fianco, sempre, una fan di tutto rispetto come Camihawke, fidanzata di Aimone e divertentissima ammaliatrice di folle.

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Era qualche tempo che pensavo a come si raccontano le cose importanti e anche ora che lo sto facendo non so se questa sia la prefazione che si merita una cosa grande e bella come un: IO E ROMI ABBIAMO COMPRATO CASA INSIEME. L’amore a distanza è un’irta salita che abbiamo imparato a scalare non senza dolore e in realtà ci dovremo sempre dividere tra Perugia e Monza, dove ora avremo la nostra casa, perchè ognuno dei due ha una vita che attualmente non puó traslocare con noi. Vivremo sempre un po’ di qua e un po’ di lá, ma lo faremo insieme e questo fa tutta la differenza. Volendo togliere i filtri di istagra da questo post,devo anche raccontarvi che la casa noi la volevamo con tanta luce e con intorno un pochino di alberi a garanzia di quel silenzio che tanto ci piace ascoltare d’estate; tutto questo a Milano ci sarebbe costato quanto non guadagneremo mai in tutta la vita. Cosi ci siamo spostati a Monza, la mia cittá natale, dove abbiamo trovato una casa, che poi ora è la nostra, che pur essendo modesta ci è sembrata perfetta. Quello che ora abbiamo davanti sono due vite da coordinare, 15 anni di mutuo, perchè, anche se istagra fa sembrare cool e normale il contrario, si fa ancora il mutuo per comprarsi una casa e questo va detto senza troppo mistero, un’intera casa da ristrutturare e arredare senza più un soldo per farlo e il vuoto totale su come si affrontino tutte queste cose insieme. Mi piacerebbe rendervi partecipi del percorso che porterà quelle quattro mura a diventare il nostro porto sicuro partendo da oggi: siccome ci hanno appena deliberato il mutuo siamo ufficialmente poveri e spaventati ma non siamo mai stati così felici.

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Questo è un album sicuramente più maturo, evoluto, uscito ormai dalla foschia della protesta tipica del disagio sociale e del caos ribelle adolescenziale e giovanile. Anche solo musicalmente parlando.“Non potrei mai”, il singolo già uscito allo scoperto insieme a “Radio Radio”, per esempio, è ben lontano dal pessimismo dei gruppi rock italiani indie con i loro testi decadenti, oscuri e senza speranza. Che poi sia un gioco-forza generazionale o vero disagio e profondo malessere per una filosofia più polemica e meno nichilista per pura forma, c’è comunque un tempo giusto per aderire al mainstream, senza indagare né chiedersi dove inizia l’autenticità e dove finisce l’autocelebrazione, e un tempo giusto per scoprire che, alla fine, ogni turbamento affoga la sua sbornia nelle cose semplici. In quelle cose dove spesso si nasconde quel po’ di sollievo e, perché no, anche quel barlume di disincantata felicità…

Le canzoni dell’album Animali Notturni

  1. Animali notturni
  2. Cinema
  3. L’urlo
  4. Non potrei mai
  5. Dritto al cuore
  6. Canzoni tristi
  7. Un’altra ancora
  8. Demoni
  9. Radio Radio
  10. Chiediti di te
  11. Novecento

Le date dei concerti Fast Animals and Slow Kids

  • 24 maggio Milano, “Mi Ami Festival”
  • 1 giugno Tolentino (MC), “Strike Up Festival”
  • 4 giugno Bologna, “Biografilm Park”
  • 8 giugno Lucca, “Wom Fest”
  • 28 giugno L’Aquila, “Pinewood Festival”
  • 9 luglio Torino, “Flowers Festival”
  • 10 luglio Arezzo, “Men/go Music Fest”
  • 12 luglio Parma, “Parma Music Park”
  • 17 luglio Genova, “Goaboa Festival”
  • 20 luglio Schio (VI), “Line Festival”
  • 30 luglio Filago (BG), “Filagosto Festival”
  • 3 agosto Platania (CZ), “Color Fest”
  • 10 agosto Brescia, “Festa Radio Onda D’Urto”
  • 12 agosto Cast.na Grotte (BA), “Farm Festival”
  • 24 agosto Vinadio (CN), “Balla coi cinghiali”
  • 5 settembre Empoli (FI), “Beat Festival”

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