La processione di Sara la Nera a Saintes Mairies de la Mer raccontata senza filtri da Marco Immediata

Il reportage del fotografo torinese Marco Immediata racconta la comunità Gipsy internazionale con uno dei suoi eventi più rappresentativi, la processione di Sara la Nera

La processione di Sara la Nera è uno degli eventi più importanti della comunità Gipsy. Ogni anno a maggio ci si ritrova in Camargue, a Saintes Mairies de la Mer, per una intera settimana di festeggiamenti in onore di Sara la Nera, patrona della comunità.

Questa tradizione secolare sta lentamente scomparendo, a causa dei pregiudizi della popolazione francese, con il rischio di perdere una importante testimonianza del folklore gitano.

Per questo motivo Marco Immediata, fotografo torinese attivo nell’area dei reportage di viaggio e nella produzione di contenuti fotografici per le aziende, ha deciso di realizzare un reportage dedicato alla processione, con l’intento di raccontarla allontanandosi da pregiudizi e stereotipi.

La leggenda di Santa Sara

Secondo la leggenda, Sara è la serva di Maria Salomé, Maria Jacobé e Maria Maddalena, le tre Marie che hanno trovato il sepolcro di Gesù aperto e lo videro per prime dopo la resurrezione.

La leggenda racconta che le tre donne fuggirono dalla Palestina per scappare dalle persecuzioni dei cristiani. Sara, loro serva da tutta la vita, decise di seguirle.

Santa Sara è diventata così la patrona della comunità Gipsy di tutto il mondo. Un simbolo di fedeltà e anche, secondo alcuni locali, curatrice di malattie, e per questo si celebra ogni 24 maggio in Camargue.

Ci sono anche altri racconti, secondo i quali Sara è l’indigena che per prima ha accolto le donne in fuga sulla spiaggia, mentre secondo alcuni la figura di Sara è collegata a quella della dea Kālī. Entrambe infatti vengono immerse nell’acqua come rito di purificazione.

Il festival e la processione di Sara la Nera

Il festival dura un’intera settimana e raccoglie nella città francese di Saintes-Maries-de-la-mer l’intera comunità Gipsy, che festeggia la sua patrona con canti, balli e cibo.

La settimana di festa termina con la celebre processione. La statua di Santa Sara viene vestita di un nuovo abito, che si sovrappone agli altri con cui è stata adornata negli anni precedenti, e viene accompagnata al mare dai gardians a cavallo.

Qui la statua viene immersa nell’acqua per essere lavata, e con lei tutta la comunità si immerge nel mare per essere purificata dai peccati.

Il giorno dopo la processione viene realizzata anche la processione della barca delle tre Marie, che viene portata fino al mare dalla chiesa in cui è custodita tramite un sistema di corde.

Il festival oltre alla purificazione dai peccati ha anche lo scopo di riunire la comunità Gipsy, di celebrare nuove unioni e di chiudere contratti.

Il reportage di Marco Immediata sulla processione di Sara la Nera

Le foto scattate da Marco Immediata non vogliono essere un semplice reportage della processione e della celebrazione della patrona gitana, ma vogliono essere una testimonianza e una tutela di una celebrazione così antica e sentita.

La processione di Sara la Nera infatti non è ben vista dalla popolazione francese, a causa di alcuni incidenti avvenuti in passato durante i festeggiamenti. Per questo motivo le celebrazioni folkloristiche del festival stanno lentamente scomparendo.

Il lavoro di Immediata mira quindi ad analizzare le celebrazioni e a fare un racconto nuovo di questa tradizione, lontano dagli stereotipi e più autentico e senza filtri. Immediata con i suoi scatti racconta le fasi dei festeggiamenti e i volti di chi li vive in prima persona, spiegando l’importanza che questa ha per la comunità Gipsy internazionale.

Per conoscere qualcosa in più del lavoro di Marco Immediata:

https://www.instagram.com/photoimmediata/

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