
Lo streetwear sta invadendo la next generation. Gli influencer oggi sono youtuber e gamer e stanno cambiando il mondo della moda.
C’era una volta il gamer nerd. Vestito male, con avanzi di guardaroba, pantaloni bucati e maglioni taglie extralarge. Ricordate? Bene, ora dimenticatevi di questa immagine perché il gamer moderno non solo maneggia i joystick alla perfezione ma è anche un influencer di moda. Streetwear per la precisione. Evoluzione 2.0 del ruolo, con trasformazione da animale da computer a guru del camerino. La moda streetwear sta inondando le giornate della next generation grazie principalmente a due canali social: Youtube e Instagram. Il primo ha creato l’hype con lunghe sessioni di vlog e recensioni, forte di canali seguitissimi gestiti da giovanissimi influencer, il secondo ha consacrato la novità con la potenza dell’immagine.

Ma cos’è lo streetwear? Senza accanirci nelle ricerche Wikipedia potremmo definirlo come uno stile di abbigliamento nato a Los Angeles, negli anni 80, principalmente nell’ambiente dello skate, del rap e della break dance. Il suo marchio di fabbrica prevede un mood informale, giovanile e soprattutto votato alla rivisitazione in chiave stilosa di capi casual e sportivi. Lo streetwear comporta l’utilizzo di cappotti firmati abbinati a leggins e sneakers, oppure di bomber portati con gonne sportive e t-shirt extra-taglia. Le combinazioni sono innumerevoli e dipendono dalla fantasia dei ragazzi, nonché dalle indicazioni degli influencer che via via dispensano consigli su Youtube, Twitch e altri content creators. Una sorta di melting pot del vestiario, dove capi di 20 euro diventano centrali se accostati ad abiti costosissimi. E i grandi marchi della moda lo hanno capito in tempo, lanciando sui mercati prodotti dai tessuti pregiati ma dallo stile sportivo e urban.
Prima dell’evoluzione stilistica dei gamer la moda streetwear è stata lanciata dagli streamer, ossia giovani youtuber che nel racconto narcisistico di oggi rileggevano il proprio e l’altrui abbigliamento sotto un’ottica di valutazione complessiva. In questo modo alcuni marchi sono diventati imprescindibili, come Supreme, Balenciaga e A Bathing Ape. La benedizione, come spesso avviene in questi casi, arriva dalle star, ed ecco che il “sempre sul pezzo” Fedez non fa nulla per nascondere la sua passione verso il marchio Supreme. Ma non sono solo questi tre colossi dell’abbigliamento a dettare il buono e il cattivo tempo. Innumerevoli i brand minori che si contendono piccole fette di mercato a suon di felpe, t-shirt, sneakers e tute. Ma come fanno a conquistare terreno nel nuovo risiko streetwear? Semplice, si affidano a gamer e streamer, nuovi influencer dell’abbigliamento giovanile, con la firma in bella vista e un seguito da spavento!
Dietro il fenomeno? C’è (ovviamente) la mano dei big
Se pensate che il matrimonio tra Youtuber e streetwear sia casuale… vi sbagliate. Come sempre, a muovere i fili ci sono i grandi colossi, che sfruttano – e talvolta generano – le abitudini dei giovani creators. Non è un caso se Google nel 2018 ha creato una divisione che si occupa dei rapporti commerciali tra Youtube (di cui è proprietaria) e le grandi firme del fashion. A capo, ci ha messo Derek Blasberg, non giornalista statunitense del settore moda. Dall’altra parte c’è Instagram, da anni la principale vetrina per influencer, brand e stilisti più o meno grossi. La gallina dalle uova d’oro di Zuckerberg ha recentemente attivato i primi strumenti di advertising, con post sponsorizzati e la possibilità di acquistare con un click i capi che vediamo addosso al nostro influencer preferito. Siamo appena all’inizio. Ora però, vediamo quali sono gli youtuber “affiliati” allo streetwear più seguiti d’Italia.
Barengo
Federico Barengo, romano, classe 1994, fashion vlogger di vocazione prima che di professione. La sua ascesa inizia il 4 gennaio 2017, giorno in cui decide di aprire il suo canale Youtube “BARENGO Streetwear”. Inizio soft, con una recensione delle YEEZY 350 v2. Consigli su comodità e analisi dei punti di forza stilistici. Da lì in poi il gioco diventa una cosa sempre più seria e iniziano a sprecarsi le recensioni di scarpe e capi costosi per un outfit perfetto. Come tutti i visionari del marketing anche Barengo ha un’idea geniale. E’ il 15 ottobre 2017 quando decide di portare in Italia un format Youtube del famoso youtuber americano TheUnknownVlogs, che nella versione tricolore ha un titolo ineccepibile: “QUANTO COSTA IL TUO OUTFIT?”. Forte di un seguito già sostanzioso invita i suoi adepti a Roma, i quali si presentano tutti vestiti nel loro miglior stile streetwear e si sottopongono all’attenta valutazione di Federico. Il video impazza sul web e supera le 500 mila visualizzazioni. Il canale vola e Barengo è ufficialmente un influencer con i fiocchi. Da lì in poi il volo dello streamer romano non conosce limiti. Raggiunge in breve tempo i 100.000 followers (ai quali, come regalo, mostra i suoi capi per un valore complessivo di 60.000 euro) ed è apprezzato da rapper e artisti street di ogni tipo. Nei suoi video lo vediamo girovagare per le strade di Roma con il solo scopo di farsi raccontare dagli intervistati la spesa complessiva del loro outfit. E osservando i video capirete come un pantalone H&M da miseri 30,00 euro possa essere abbinato ad una giacca blazer di Yves Saint Laurent da 1600,00 euro e apparire perfetto. Potere dello streetwear.
Homyatol
Tra gli youtuber più in voga non possiamo citare Andrea Hakimi, in arte Homyatol. Anche lui romano, e pure lui appartenente alla prima decade dei ’90, visto che il certificato anagrafico indica 29 Agosto 1993 come data di nascita. Il suo percorso da streamer nasce nel lontano 2010, grazie alla passione per i videogame. I primi video sono gameplay di Call of Duty, dove il suo obiettivo non è mostrare le qualità da gamer ma prendere in giro altri creators. La popolarità cresce in poco tempo, grazie soprattutto ad un’innata simpatia e all’incredibile stravaganza dei suoi video. La serie “SDROGO TIME”, fatta di video tagliati e montati in modo demenziale, lo consacra a vera star di Youtube. In poco tempo raggiunge i 100.000 followers e da vita a collaborazioni con altri creators importanti come Anima, theShow, Nelson Venceslai. Annovera anche amicizie importanti, una fra tutte Fabio Rovazzi, del quale partecipa alla festa di compleanno generando un video abbastanza delirante. E l’outfit? Beh Homyatol veste mantenendo uno stile streetwear con preferenza per alcuni marchi legati al mondo dei gamer, uno su tutti GCDS.

POW3R
Altro punto di riferimento della scena streetwear nazionale è senz’altro Giorgio Calandrelli, in arte POW3R. Nato a Roma il 22 novembre 1992 è un’incredibile gamer, che in poco tempo è diventato un punto di riferimento degli eSports, i tornei competitivi di videogiochi. La fase iniziale della sua presenza su Youtube risale al 2012, quando il suo primo video recensisce i controller della Scuf. In breve tempo riesce ad attirare attenzione verso il suo canale con sessioni di gaming registrate di Halo, Battlefield e Call of Duty. Rispetto a Homyatol non è estremamente vicino al mondo dell’intrattenimento ma si concentra prevalentemente sull’ambito giocato. Il momento dell’esplosione di POW3R arriva ad inizio 2018 e va di pari passo con il maggiore interessamento dei gamer verso Fortnite. Con le skills e le registrazioni delle sue giocate in poco tempo diventa uno degli youtuber più seguiti dagli appassionati di gaming, raggiungendo, a inizio 2019, quasi 500.000 iscritti. Il gamer romano chiaramente accompagna i suoi video utilizzando un outfit estremamente curato e dettagliato; addirittura riesce ad ottenere contratti con cui inserisce il logo di importanti brand sui propri vestiti. Il prototipo del nerd moderno.

Ma la combo youtuber & streetwear non finisce qui…
Ci sono infatti tanti altri esempi di streamer e gamer in grado di portare a casa con frequenza esponenziale visualizzazioni e follower su youtube. Uno su tutti è Andrea Erati, toscano con più di 140.000 iscritti al canale. Apre il canale Youtube nel 2012 ed inizia a consigliare gli utenti su come riuscire a vestirsi come i grandi artisti del rap e della trap, cercando però di spendere di meno. In questi mesi sta portando avanti un “outfit tournament” nelle maggiori città italiane. Da non dimenticare anche il gamer Salvatore Cinquegrana, napoletano con nome d’arte Surrealpower. Tra i migliori giocatori di Minecraft, nei suoi video non manca di mostrare il suo outfit streetwear. Infine, visto che abbiamo nominato SurrealPower, impossibile non collegarci al collettivo Mates, al quale lo stesso gamer appartiene. Si tratta di quattro youtuber (Anima, St3pny, SurrealPower e Vegas) che propongono da anni esilaranti recensoni di videogame. La loro particolarità? Hanno fondato un vero e proprio brand, Mates appunto, con felpe e t-shirt che in poco tempo sono diventate un cult nel mondo streetwear!
